L’allenatore granata alla vigilia di Milan-Torino presenta la sfida contro i rossoneri per la prima di campionato

Prima sensazioni per Sinisa Mihajlovic che presenta la sfida contro il Milan di domani. “La squadra sta abbastanza bene, sono successe un po’ di cose nell’ultima settimana: un giocatore è partito, un altro si è tirato fuori, ne sono arrivati altri tre. È normale in questa fase della stagione, abbiamo fatto un buon precampionato e una buona gara in Coppa, ora ci aspetta il primo esame duro. Partire bene sarebbe importantissimo, giocare a Milano sappiamo che è sempre complicato, ma noi andiamo là convinti di fare bene e di fare la nostra partita. Non possiamo garantire per il risultato, ma sull’impegno e la voglia di raggiungerlo invece sì“.

Che accoglienza si aspetta? “Non lo so, non ho bisogno di rivincite su nessuno. Mi spiace di non aver concluso la stagione, ho lasciato il Milan in Europa e in finale di Coppa, sono convinto che con me sarebbe andata magari diversa. Saluterò tutti con molto affetto, ma cercherò con l’aiuto dei miei giocatori di batterli“.

Sui nuovi arrivi: “Si dice meglio tardi che mai, anche se sicuramente ci serve ancora qualcosa. Sono arrivati tre giocatori importanti: De Silvestri lo conosco da tempo, ha uno spirito Toro, so cosa può dare; Castan prima dell’infortunio aveva formato una delle migliori coppie di centrali in A, insieme con Benatia, non deve strafare, deve lavorare con calma, perché ha moltissima tecnica, vediamo domani se giocherà; lo stesso per Rossettini, che è molto duttile. Vediamo domani, forse non siamo ancora pronti per far giocare tutti e tre, ma qualcuno sicuramente giocherà. Poi avremo un’altra gara e la sosta, quindi lavoreremo: è un’incognita anche per me, i ragazzi hanno capito cosa serve, ora vediamo come metterlo in pratica“.

Di Maksimovic non voglio più parlare: il suo futuro è nelle mani della società. Mi ha deluso come uomo, non voglio spendere più parole per lui“.

Sul portiere: “Domani gioca Padelli. Per adesso il numero 1 è lui, Gomis e Ichazo staranno in panchina, poi vedremo“.

Se temo qualcuno in particolare del Milan? No, non ho dato raccomandazioni precise. Noi prepariamo le partite pensando prima a noi, sapendo dove possiamo essere messi in difficoltà ma dove possiamo mettere in difficoltà. Loro sono undici come noi: ce la si gioca“.

La mia squadra deve seguire dei principi morali e di gioco. Per i primi: lottare, combattere fino all’ultimo, essere ambiziosi e concentrati, che sono poi le caratteristiche proprie del DNA granata. Per i secondi: saremo aggressivi, sapremo verticalizzare e dovremo essere cinici sotto porta. Questo è quello che dico, naturalmente sarà difficile vedere tuttto questo nella prima giornata, col tempo sarà diverso. Partita che vale sei punti? E perché mai? È al massimo un motivo in più per far bene, io non cerco rivincite, sono concentrato sul Toro“.

Su Ljajic: “Lo vedo bene, deve un po’ dimagrire perché ha un po’ di pancetta. Ma lo vedo bene, ci deve dare fantasia e qualità, quell’imprevedibilità da abbinare alle qualità degli altri. Da soli però non si va da nessuna parte, se si lavora con gli altri però possiamo dire di avere buone possibilità e di fare la nostra partita, mettendo in pratica quello che abbiamo preparato, con convinzione e coraggio“.

Sul mercato: “Abbiamo le idee chiare, la società farà di tutto per accontentarmi come è stato fino a oggi. E meno male che sta finendo! Una volta il campionato iniziava dopo la parentesi di compravendita, ora non è più così. Ma siamo professionisti, e sappiamo come dobbiamo lavorare“.

Su Iago: “La rosa è tutta a disposizione, abbiamo diverso tempo per pensare la formazione finale. Ma uno vale l’altro, chi scende in campo dovrà dare il massimo“.

Sulle differenze tra Cairo e Berlusconi: “Io ho conosciuto l’ultimo Berlusconi, avrei preferito conoscere il primo. Mi sono dispiaciute le sue dichiarazioni dopo il mio esonero, le ho trovate esagerate, e spesso voleva prendere il mio posto in panchina. Cairo assomiglia secondo me al primo Berlusconi, anche a livello imprenditoriale. Abbiamo le stesse vedute, idee chiare, si parla di tutto e condividiamo tutto: qui si fa calcio, e per me questo è importante“.


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Mw73
7 anni fa

Mi spiace molto x Gomis. Mi sa proprio di bocciatura. Se Mina non lo mette è perche non lo ritiene in grado di reggere la pressione, visto che tecnicamente è già una spanna sopra Padelli. E quel tipo di lacuna in un portiere è gravissima e difficile da rimediare.

SpakkaLaGobba
7 anni fa

Condivido praticamente tutte le dichiarazioni di Miha riportate qui sopra. Padelli in porta? Va bene, avrà giudicato che quella sia la cosa migliore da fare al momento. Forza TORO! P.s.: leggo con piacere anche cosa ne pensa delle tempistiche assurde che oramai (ma spero non per sempre…) ha il mercato.

abc1960
abc1960
7 anni fa

Nn ho parolebpadelli in porta…….

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